L’ACCIARINO

 

La storia dell'acciarino 

Se interpellate diverse persone circa il vero significato della parola acciarino, ovvero quale oggetto s’intenda esattamente con questo termine, ne otterrete sicuramente risposte diverse e non sempre collimanti fra loro.

L’acciarino è un piccolo strumento di acciaio con il quale si batte la pietra focaia per trarne faville di fuoco che accendono l’esca. Con una formula quasi matematica potremmo così sintetizzare il suo impiego: acciarino + pietra focaia + esca = fiamma.

(Fig 1. Tipi di acciarini di acciaio forgiato secolo XIX)

Si tratta del predecessore degli attuali fiammiferi e degli accendini, ovvero quegli utensili che venivano tenuti con una mano e battuti su una pietra focaia tenuta molto vicina ad un’esca, per produrre fiamma. L’uomo dopo essere riuscito a dominare il fuoco, con l’acciarino era capace di portarlo con sé e di utilizzarlo tutte le volte che ne avesse avuto bisogno. Le prime notizie riguardo gli acciarini ci vengono tramandate dai poeti latini Virgilio e Marziale che ne parlano comunque come oggetti già esistenti al tempo dei greci.

L’importanza e le molteplici applicazioni dell’acciaio furono certamente notevoli; basti pensare che un altro nome utilizzato in passato per indicare questo attrezzo era “focile”, ovvero produttore di scintille, ed esso era montato su quell’arma passata poi alla storia col nome di “fucile”. Ma l’acciarino insieme alla pietra focaia non è solo simbolo di attività bellica, è stato utilizzato in medicina.

(Fig 2. Funzionamento acciarino a pietra, secolo XVIII)

 

Interessante il suo impiego nel campo gastronomico; in alcuni testi di pasticceria dell’ottocento, viene suggerito un efficacissimo metodo per scoprire se lo zucchero impiegato per alcune preparazioni fosse di buona qualità. Bastava collocare l’acciarino in una stanza oscura e porre lo zucchero al posto della pietra focaia, se al colpo dell’acciarino si sviluppavano scintille lo zucchero era davvero raffinato.

(Fig 3. acciarino a percussione secolo XVII-XVIII)

Eugenio Medagliani – Calderaio Umanista